VIESTE – “L’Italia è una Nazione che, rispetto ad altri Stati europei, affronta la questione immigrazione da un tempo relativamente recente, ma si trova ancora a dover affrontare una serie di emergenze, prima fra tutte gli sbarchi, che non consente di elaborare un proprio modello di integrazione che tenga conto della propria identità. I governicchi di sinistra che negli ultimi anni si sono susseguiti alla guida del Paese hanno abolito di fatto la Legge Fini-Bossi sui flussi migratori, in un contesto ormai fuori controllo; l’operazione “Mare Nostrum” si è dimostrata inadeguata a fronteggiare l’emergenza sbarchi, accentuandone le dimensioni; la trasformazione del carattere penale del reato di immigrazione clandestina in illecito amministrativo, voluta dal Governo Renzi, cancella di fatto le esecuzioni delle espulsioni. Insomma una politica sul tema dell’immigrazione profondamente sbagliata che nasconde un business orribile ed insostenibile, perché ci sono italiani che vivono gli stessi disagi di quelli che arrivano e perché ci sono soggetti abituati a lucrare e speculare enormemente sull’accoglienza.
A questa politica dell’accoglienza tutta italiana non ha aderito neanche l’Unione Europea che si rifiuta di organizzare un programma comune per contenere gli sbarchi e garantire la solidarietà a chi ne ha diritto. Agli Enti Locali, invece, si scaricano i problemi, le contraddizioni ed i costi, essendo il punto terminale in cui convergono tutte le scelte di regolazione dei flussi migratori, prima con l’obbligo di mantenimento nelle comunità di accoglienza dei minori non accompagnati e per ultimo con la costituzione di SPRAR, o CAS o HUB. Rispettando una legge nazionale alla quale pur volendo non ci si può opporre, riteniamo che l’apertura del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) a Vieste possa avvenire a determinate condizioni:
Gaetano Zaffarano
Dir. Prov.le FdI-AN