Regionali, Giannatempo (Fratelli d’Italia): «No alla sospensione dei reparti al “Tatarella”. Servono esperienza ed entusiasmo»

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CERIGNOLA – «Gli errori di programmazione della direzione sanitaria non possono ricadere sugli utenti, con la sospensione di reparti ospedalieri d’eccellenza. La Asl ha gli strumenti per garantire personale e servizi, coniugando esperienza ed entusiasmo». Antonio Giannatempo, candidato al Consiglio regionale per Fratelli d’Italia contesta la proposta di cessazione delle attività ambulatoriali e di ricovero dei reparti Neonatologia, Pediatria e Fibrosi cistica all’ospedale “Giuseppe Tatarella” di Cerignola.

ANTICO PROBLEMA | Il problema riguarda anche la struttura “Teresa Maselli Mascia” di San Severo. Né, per il ginecologo ed ex sindaco ofantino Giannatempo, l’emergenza è una questione nuova: «Quello che sta accadendo in questi giorni è il frutto di una programmazione sbagliata della direzione sanitaria. Sono anni che il personale medico, infermieristico ed ausiliario è carente in tutti i reparti. Malgrado ciò siamo riusciti a garantire i servizi. Questa fase, tra ferie e turnazioni, è particolarmente difficile perché non si può più garantire qualità e quantità dei servizi».

ESPERIENZA ED ENTUSIAMO | Eppure una soluzione ci sarebbe, per evitare l’impoverimento dei servizi ospedalieri, in reparti faticosamente allestiti, che poi hanno raggiunto livelli invidiati in tutta la Puglia. «La Asl può fare assunzioni e stringere rapporti convenzionali – ricorda Giannatempo – , sia tra personale d’esperienza che tra i freschi di studio o specializzandi. Esperienza dei più collaudati ed entusiasmo dei più giovani possono essere la chiave. Abbiamo medici d’eccellenza in pensione, come il pediatra Gigetto Ratclif, faro per tutto il territorio nel campo della lotta alla fibrosi cistica, o i dirigenti Maria Specchio e Roberto Bufo: risorse che non possono essere lasciate a casa in un momento del genere».

SALUTE, FRONTE COMUNE | A settembre, le elezioni regionali che decideranno le sorti della sanità pugliese. «Dispiace che una storica guerriera, pur da me politicamente distante, come Elena Gentile, resti fuori dalla tornata elettorale che invece è decisiva per ridare alla sanità una gestione razionalizzata nelle spese e nelle scelte – conclude Giannatempo – . Quello della salute è un fronte che non può ammettere divisioni politiche».

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