Fratelli d’Italia: “Dopo Sia Metta se ne vada. Verso il 2020? Noi andiamo avanti”

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CERIGNOLA – Fratelli d’Italia continua la sua azione di ricostruzione del centrodestra a Cerignola, alternativo all’attuale amministrazione ed a chi la sostiene in vario modo. La notizia della ricandidatura del sindaco Franco Metta, in prospettiva 2020, non sorprende, ma non muove di una virgola l’agire di un gruppo che guarda oltre le miserie di questi anni. Né Fdi cadrà nella trappola artata di distrarsi dall’agenda di priorità di questo momento delicato per la città, con un accertato disastro ambientale, sociale ed aziendale. Il fallimento di Sia Srl suggerirebbe una sola strada: le dimissioni del sindaco. Altro che ricandidatura.

SIA, EMBLEMA DEL FALLIMENTO DI METTA | Cerignola sta vivendo un declassamento esterno ed uno interno. Per la prima volta siamo isolati dal contesto territoriale, con un sindaco inviso da tutti i colleghi con cui condivide questioni fondamentali come quella dei rifiuti. Si è smarrita l’idea di Consorzio che va oltre Sia, se si pensa che Margherita di Savoia solo di recente aveva aderito a Sia ma da sempre fa parte del Consorzio.

Abbiamo una Sia Srl portata scientemente al fallimento con la politica del “no” a tutto quello che l’avrebbe potenziata dal 2015: spending review e piano industriale (prescrizioni della Kpmg), costruzione del VI lotto e delle 16 biocelle (Aia 66/2014 che avrebbe creato un guadagno immane). Lui invece ha negato tutto e ha pure depotenziato l’azienda, togliendo servizi che erano fonte di sostentamento come derattizzazione, segnaletica, disinfestazione, cura del verde. Insomma, si pagavano altre ditte per farlo, ma senza trasferire anche i lavoratori, che comunque venivano pagati da Sia, sempre più preda dei costi e senza entrate.

Il sindaco, anche presidente del Consorzio, ha dapprima pensato di chiamare i privati al capezzale della Sia morente (fatta morire da lui), poi si è consegnato alla Regione Puglia, acclamando l’ingresso di Aseco Spa che da dicembre ha la titolarità di mezza Aia 66/2014, relativamente alle biocelle. Dicemmo da subito che questa mossa non avrebbe salvato Sia e avrebbe depredato l’impiantistica dei 9 Comuni. Ora anche Metta piange lacrime di coccodrillo, dopo aver fatto fallire l’azienda di Forcone Cafiero.

PERDIAMO GLI IMPIANTI, LAVORATORI A RISCHIO E TASSE IN RIALZO | Risultato? 300 lavoratori che rischiano livelli occupazionali e declassamenti anche economici; 9 Comuni che perdono impianti dal valore effettivo enorme e dal valore potenziale inestimabile in termini di guadagni. Il danno causato da Metta supera di gran lunga i 100 milioni e porterà ad ulteriore innalzamento della Tari (già +18% dal 2017) perchè i nostri rifiuti dovranno essere portati in discariche non più nostre. Eravamo ricchi e lui s’è giocato tutto.

Ora entrerà Amiu Bari? Saranno contenti a Bari, Michele Emiliano e Gianfranco Grandaliano. Ma la Regione quando pensa di indire una gara? Già Aseco per le biocelle è stata fatta entrare con ordinanza assai dubbia, senza gara. Ora Amiu metterà le mani su discarica e raccolta, sempre senza gara? Sempre con ordinanza? Nessuno nota qualcosa di strano?

#OBIETTIVO2020 | Verso il 2020, il cammino è lungo ma Fratelli d’Italia ha iniziato per tempo: dalla ricostituzione del partito nel 2017, alla campagna delle Politiche, in cui ha dimostrato di saper raggiungere quasi il 7% senza il traino di un voto di opinione nazionale, coi soli consensi del territorio. Una fase costituenda in cui mai è stata in discussione la linea locale, di opposizione e coerenza. Ed il crescente gruppo di Via Buozzi continuerà lungo questa direttrice: proposte alternative ed informazione alla città. Lontani dalle offese, dai personalismi. Solo attenti alle esigenze di una città sempre più preda di una delinquenza radicata.

Lungo questo percorso fino al 2020, Fratelli d’Italia è pronto a dialogare con tutti quanti condividano il cammino per valori e programmi da scrivere collegialmente. Farebbe piacere avere alleati, per essere più forti insieme. Ma l’alternativa allo status quo non si può costruire con chi fa parte dello status quo. Insomma, Fratelli d’Italia procederà con attenzione a chi vorrà eventualmente affiancarsi ed esce allo scoperto. In caso contrario non si avrà timore di proseguire autonomamente e senza condizionamenti fino al 2020.

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