Fratelli d’Italia: “Avevamo chiesto il presidio di Polizia per Foggia, ma Landella ci ha dato un altro chiosco”

Orta Nova, il sindaco Tarantino aderisce a Fratelli d’Italia. Domattina alle 10.30 la presentazione
11 Gennaio 2018
La Salandra (Fdi) in Direzione nazionale: “Negli uninominali solo candidati condivisi e che rappresentino il territorio. Per i plurinominali, appartenenza è la parola d’ordine”
14 Gennaio 2018

FOGGIA – “La carenza di presidio da parte dei Vigili urbani, o meglio della Polizia Locale, nelle strade della Città di Foggia, dipende dal Decreto Salva Enti? Nulla di più falso”. La coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia a Foggia, Eugenia Moffa, commenta così le dichiarazioni del sindaco Franco Landella, a margine della inaugurazione della postazione nel quartiere Ferrovia.

POLIZIA MUNICIPALE DEPOTENZIATA | “Da quando Landella è sindaco pro-tempore della città, ha provveduto a depotenziare il Corpo dei Vigili attraverso una serie di atti amministrativi che di fatto lo ha ridotto di circa 20 unità”, ricorda Moffa, assessore alle Attività economiche nei primi mesi della consiliatura: “Vigili (oggi non più vigili) trasferiti in pianta stabile al Servizio lavori Pubblici, altri ai ruoli amministrativi, chi al Servizio Integrato Attività Economiche, Tribunale, ufficio contravvenzioni, ben tre vigili preposti esclusivamente alla sicurezza personale del sindaco, come ad altri è stata concessa la mobilità e ad oggi non più in servizio nella città di Foggia”.
Insomma, a Moffa appare evidente come il Corpo della Polizia Locale sia stato falcidiato da “scelte amministrative incomprensibili, o meglio che comprendono solo loro, e non si capisce come facciano comandante e sindaco a lamentarsi della carenza di personale che non è altro frutto di loro scelte”. La verifica è presto fatta: “Basterebbe, continua la portavoce del partito di Giorgia Meloni a Foggia – , osservare i turni di servizio, per rendersi conto che uomini e donne destinati esclusivamente alla viabilità stradale non superano le 4/6 unità al giorno, su una dotazione di personale pari a circa 170 vigili urbani, dove di fatto, un drappello di una trentina di unità garantisce i servizi per strada”.

DAL PRESIDIO AL CHIOSCO | “Né i gabbiotti, secondo il Tar possono essere considerati postazioni fisse di Polizia”. Il capogruppo meloniano in Consiglio comunale Giuseppe Mainiero evidenzia quanto sentenziato dal Tribunale amministrativo del Lazio, che relega quelle postazioni a “ripostigli”: “ […]Le cabine protettive costituiscono, pertanto, punti di appoggio per scrivere, se necessario, verbali di contestazione o per ripararsi momentaneamente da condizioni metereologiche particolarmente avverse, così come ci si riparerebbe, precisa il Giudice, ma in maniera meno soddisfacente, sotto una pensilina. In queste cabine gli addetti al traffico possono riporre i proprie effetti personali o, ancora, sostare nei brevi momenti di riposo. Niente dunque di più diverso dai posti di lavoro nei quali il dipendente svolge la propria attività lavorativa durante l’orario di servizio.[…]”. “Anche un semplice dottore commercialista come me – conclude Mainiero – riesce a leggere e comprendere una sentenza. Non occorre essere un avvocato. Nel merito, ricordo che certe postazioni hanno un senso nelle città metropolitane, con distanze elevate, non a Foggia col distaccamento di Polizia municipale a 500 metri”.

Fratelli d’Italia un presidio al quartiere l’ha chiesto più volte: “Polizia municipale e Polizia di Stato presenti sull’intera zona, senza trascurare le fasce orarie più critiche e cioè quelle notturne – ricorda Mainiero – . Per questo prendiamo le distanze da queste scelte amministrative che assumono più l’aspetto di uno spot elettorale che un vero andare incontro alle esigenze dei residenti della zona. E dopo le bancarelle della frutta, arrivano quelle dei Vigili: Landella conferma il suo amore per i chioschi”.

Print Friendly, PDF & Email